mercoledì 31 agosto 2016

Cos'è l'Homesteading?

"Homesteading" è un termine, diffuso negli USA, che indica uno stile di vita indirizzato il più possibile all'autosufficienza domestica.
E' costituito da vari aspetti: agricoltura di sussistenza, allevamento, trattamento e conservazione domestica del cibo, gestione di scorte alimentari, ma anche artigianato domestico, fai-da-te, cura della casa, indipendenza energetica (anche per mezzo dell'uso di energie alternative), e talvolta correlate tecniche di economia finanziaria.
Quello che sembra caratterizzare l'Homesteading (e che lo rende affascinante ad un misantropo) è l'isolamento (fisico e/o sociale) di chi lo pratica: normalmente l'Homesteading viene infatti praticato su base familiare o di micro-comunità.
Una piccola fattoria è l'ideale per praticare l'Homesteading, ma qualcuno ci si cimenta anche con una piccola costruzione rurale, e qualcuno perfino in realtà urbane.
Lo scopo non è un'utopica totale autosufficienza, ma semplicemente "la maggior autosufficienza possibile" (e, ci aggiungerei, "nei limiti del ragionevole").

Il termine deriva da atti governativi, emessi nel XIX e XX secolo in nazioni quali gli USA, l'Australia ed il Canada, per colonizzare aree disabitate; al colono veniva assegnato (gratuitamente o a fronte di canoni simbolici) un appezzamento di terreno e, talvolta, utensili o altro necessario a metter su una fattoria; il colono si impegnava a vivere sul terreno assegnatogli ed a farlo fruttare.
Ad esempio, l'Homestead Act firmata dal presidente Abraham Lincoln il 20 maggio del 1862 assegnava, a chi ne faceva richiesta, 160 acri (ovvero circa 65 ettari) di terra nelle "terre selvagge" al di fuori dei confini delle tredici colonie originali. La nuova legge prevedeva tre fasi: una domanda di assegnazione, l'impegno a lavorare la terra assegnata e l'ottenimento del titolo di proprietà. Chi non aveva mai combattuto contro il governo degli Stati Uniti (e, tra questi, anche gli schiavi liberati) potevano presentare una domanda di assegnazione presso un ufficio locale del territorio.
Con il tempo il significato si evolse, ad indicare appunto lo stile di vita degli "Homesteaders", caratterizzato da isolamento e autonomia.

L'homesteader è eclettico: non è solo agricoltore, ma anche meccanico, elettricista, falegname, muratore, carpentiere (in ferro e in legno), allevatore, piastrellista, e mille altre cose. In nessuna probabilmente sarà perfetto, ma in tutte se la saprà cavare egregiamente (talvolta meglio di certi sedicenti professionisti).

E' difficile dare una decente corrispondente traduzione in italiano di Homesteading: potemmo tradurlo forse con un orribile "autarchia domestica", oppure (perdendo un po' di senso evocativo) con "economia domestica".
Come tag, in questo sito utilizzerò semplicemente il termine "homesteading".

Nessun commento: