sabato 29 novembre 2008

Risorse, Economia e Ambiente: Un moderno bricolage

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Il problema dei rifiuti
Su questo blog si parla spesso dei rifiuti, di raccolta differenziata e di inceneritori. E’ stato detto che l’incenerimento dei rifiuti non è una buona soluzione e che è meglio la raccolta differenziata dei rifiuti stessi. Ancora meglio sarebbe la non-produzione dei rifiuti, per esempio utilizzando il meno possibile gli imballaggi. E’ stata criticata la produzione di beni a obsolescenza programmata, quelli cioè progettati in modo che durino poco.
Ma perché tutti questi rifiuti?
Per il capitalismo bisogna conseguire sempre maggiori profitti e, per le nazioni, è imperativo aumentare il PIL; allora, si è scelto il metodo dell’ “usa e getta” per quanto riguarda i prodotti industriali e la cantierizzazione per quanto riguarda il territorio.
Il capitalismo è stata una forzatura della storia, che ha avuto, sebbene a caro prezzo in termini umani e ambientali, sicuramente effetti positivi. Adesso però è bene che, almeno per molti suoi aspetti rilevanti, vada in pensione.
Infatti adesso molti nodi stanno venendo al pettine, dalla crisi finanziaria all’ "esaurimento" dei combustibili fossili e al rischio del cedimento di molti e delicati equilibri ecologici. Il capitalismo andava bene, nonostante i prezzi da pagare, quando c’era penuria di beni e si era ben lontani dai limiti naturali della crescita.

Il bricolage
Per superare la crisi in cui ci ha portato il capitalismo è necessario un modo diverso di porsi verso la realtà.
Per bricolage si intendono quelle attività svolte da persone non professioniste e che consistono nell’utilizzare materiali e arnesi per realizzare oggetti, impianti e altre piccole "infrastrutture" domestiche.
Il bricolage è uno dei modi in cui l’uomo scientificamente si confronta con la realtà, basato sull’intuizione e la percezione.
Nella produzione industriale ogni prodotto è frutto di un progetto ben definito, è ottenuto da materiali “vergini” ed è vincolato ad un uso preciso. Nel bricolage invece i vari materiali e arnesi utilizzati possono benissimo non essere“vergini”, ed essere utilizzati per un uso diverso da quello per cui furono originariamente prodotti . Il bricoleur li raccoglie e li conserva perché possono sempre servire; di essi vede solo la strumentalità ai fini del progetto che si è posto. Egli interroga i vari materiali e arnesi di cui dispone al fine di scoprire il loro significato ai fini del suo progetto. I loro utilizzi saranno però pur sempre limitati dagli usi originali per cui furono costruiti: bisogna venire a patti con essi [Incidentalmente, la stessa cosa avviene per gli scienziati (forse in misura minore) perché anche questi devono fare i conti con le conoscenze e i mezzi tecnici di cui dispongono, che limitano le soluzioni possibili]


Gli orti per gli anziani: un’applicazione del bricolage
Una branda non più utilizzabile potrebbe essere avviata ad una fonderia e, consumando comunque nuova energia, ottenere nuovo metallo ma potrebbe essere utilizzata come cancello del recinto di un orto. Le mattonelle che si ottengono disfacendo un pavimento potrebbero essere usate (consumando altra energia) come pietrisco per fondi stradali o vespai su cui poggiare il massetto di calcestruzzo ma potrebbero essere usate per fare corridoi fra le parcelle in cui vengono coltivate verdure e ortaggi. Il vetro di una finestra potrebbe essere avviato ad una vetreria e, consumando nuova energia, essere trasformato in nuovo vetro ma potrebbe essere usato per fare una piccola serra. La carta non più utilizzata potrebbe essere inviata in una cartiera e, consumando nuova energia, essere trasformata in nuova carta ma potrebbe essere utilizzata per avvolgere le piante di cardo o di radicchio per ottenere la classica “imbiancatura”.
Non c’è materiale di risulta che non riceve una nuova destinazione di uso negli orti degli anziani.
Gli stessi anziani non sono stati agricoltori nella loro vita attiva ma operai, impiegati, artigiani, commercianti e quant’altro. Le estensioni di questi orti sono molto limitate (circa 4 metri per 4) per cui non è tanto l’approvvigionamento di ortaggi e verdure la motivazione alla loro istituzione ma la necessità di tenere impegnati gli anziani e migliorare così le loro condizioni di salute.

Capitalismo e bricolage
Col capitalismo il bricolage è andato in soffitta: gli ortaggi e la verdura bisogna acquistarli al supermercato, le condizioni di salute devono essere salvaguardate dai farmaci e dalle strutture sanitarie, i rifiuti urbani devono andare all’inceneritore e gli anziani non devono socializzare fra di loro ma "annichilirsi" davanti al televisore.
Il capitalismo non è solamente un sistema economico ma è un modo di pensare e di vivere. La situazione attuale mostra indubbiamente la crisi in cui versa. E’ necessario quindi un nuovo modo di pensare e di vivere: è necessario riappropriarsi del bricolage, che è metodo e contenuto del pensiero primario dell’uomo, però arricchendolo con Internet, il progresso scientifico e quant’altro. Quel che serve è un moderno bricolage!!

Post condivisibilissimo... anche perchè è da anni che io lo sto dicendo!!!!!

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