venerdì 14 settembre 2007

Elogio della macchina del pane

Gli elettrodomestici si possono dividere in due categorie:
  • quelli veramente utili, ovvero che veramente ci sgravano dalla fatica di un lavoro, ma che inevitabilmente finiscono per pesare sul nostro portafogli
  • e quelli inutili, di cui ci circondiamo "perchè non si può farne a meno", ma che poi restano inutilizzati, dimenticati in un angolo del ripostiglio

Alla prima categoria appartiene, ad esempio, la lavatrice o la lavastoviglie: utili, utilissime, perchè effettivamente ci sgravano da un lavoro veramente pesante da farsi a mano; ma costose, sia per l'acquisto, sia per l'esercizio (energia elettrica, detersivo, manutenzione...)

Alla seconda categoria appartiene invece, ad esempio, la vaporella: oggetto affascinante, quando una la vede non può fare a meno di chiedersi come ha fatto a sopravvivere senza, la compra di corsa convinto di aver scoperto l'oggetto che gli cambierà la vita, la usa per un'ora... e poi spesso la dimentica definitivamente in ripostiglio. Quindi, a parte la spesa per l'acquisto, di solito gli elettrodomestici di questa categoria non sono particolarmente costosi per l'esercizio.

Quando l'ho scoperta, sono stato tentato di classificare immediatamente la macchina per il pane nella seconda categoria... e quindi l'ho comprata, soddisfacendo l'acquisto compulsivo, ma intimamente convinto che andavo soltanto ad ingombrare ulteriormente il ripostiglio con un oggetto inutile.

Ma dopo averla provata mi sono ricreduto: la macchina del pane appartiene ad una terza, inedita categoria di elettrodomestici: quelli veramente utili e che, se li usiamo, non ci portano ad una maggior spesa ma ad un risparmio economico.

Mi spiego:
  • fare il pane con la macchina del pane è veramente economico; anche usando le farine pronte (che costano attorno ad un euro al Kg: un prezzo stellare per della farina!), e considerando anche il costo dei pochi ingredienti da aggiungere (per lo più, un cucchiaio d'olio o un pizzico di sale), 750 g di pane vi verranno a costare circa 50 centesimi.
  • aggiungiamoci pure il costo della corrente elettrica: non consumerà più di 0,5 KWh... il che significa da 5 a 10 centesimi (il prezzo della corrente elettrica varia tantissimo a seconda del vostro contratto e di quanta ne utilizzate: se ne usate tanta la pagate, giustamente, più cara)
  • se poi invece delle farine pronte per il pane userete normalissima farina, sale e lievito, allora il costo si abbasserà ancor di più... probabilmente inferiore ai 30 centesimi
  • considerato che il costo del pane acquistato in panetteria ha recentemente raggiunto i 2,5 €/Kg, e che il prezzo sta ormai veleggiando verso 3 €/Kg, il risoarnio è vdidente.
  • inoltre, fare il pane con la macchina del pane è veramente comodo, anzi, è proprio un non-lavoro: apri la macchinetta, buttaci dentro mezzo Kg di farina, un po' d'acqua, chiudi ed accendi; ritorna tre ore dopo ed hai il pane pronto. Complessivamente, anche considerando la pulizia della macchinetta, ci perdi meno tempo che non andare in panetteria.
  • ma com'è il pane fatto con la macchina? Sarà uno schifo, penserete...
    Ed invece no. Anzi. Il pane fatto con la macchina è migliore di quello fatto dalla stragarande maggioranza delle panetterie. E' più fragrante, meglio lievitato, e dura molto più a lungo. Avete presente i panini dell panetteria che, acquistati al mattino, già alla sera è difficile distinguerli dal cartoncino ed il giorno dopo sono dei sassi immangiabili? Bene, il pane della macchina è fragrante e godibilissimo per almeno cinque giorni...
Nella mia pur scarsa esperienza con la macchina del pane, ho scoperto alcuni trucchi:
  • non togliere le palette a fine impasto
    Se leggete le istruzioni della maggior parte delle macchine, dicono di togliere le palette impastatrici a fine impasto, prima della cottura; ma dicono anche che, volendo, è possibile lasciarle lì.
    Lasciandole lì avremo si, lo svantaggio che estrarre la pagnottella a fine cottura sarà un po' più difficile, ma avremo anche due vantaggi: la cottura sarà migliore (presumibilmente l'aprire lo sportello per estrarre le palette fa perdere un po' di calore che si traduce in una successiva peggior lievitazione e cottura), ed inoltre non dovremo affannarci ad esser lì, pronti a togliere le palette al momento giusto (e quindi fare il pane diventa veramente un lavoro da "lanciare e dimenticare", e che quindi si può fare anche nel cuore della notte per ritrovarsi poi il pane pronto al mattino).
  • estrarre il pane dal cestello quanto prima dopo la fine della cottura, e lasciarlo un'oretta a raffreddare all'aria (meglio se appoggiato ad una griglia che lo lasci "respirare" anche sotto)
  • non inserire gli ingredienti con la vaschetta inserita nella macchinetta, ma estrarre prima la vaschetta, versare gli ingredienti, e poi reinserire la vaschetta (in questo modo evitate che la farina vi cada dentro la macchina, dove sarà quasi impossibile poi da pulire.
  • per mantenerlo fragrante, conservate il pane in un sacchetto di carta in un cassetto o mobiletto portapane in legno
Possibili obiezioni e conseguenti confutazioni
  • "ma io vivo da solo, consumo poco pane, con la macchina ne faccio troppo e va sprecato"
    Balle.
    Con la macchina è vero che si fa, al minimo, mezzo Kg di pane, ma è anche vero che durerà almeno 5 giorni. E neanche un anoressico mangia meno di un etto di pane al giorno...
  • "Sembra facile e veloce, ma in realtà si finisce per perdere poi un sacco di tempo... faccio prima ad andare in panetteria"
    Anche qui, balle.
    Ho cronometrato: tra preparare la macchina, mettere gli ingredienti, estrarre il pane a fine cottura e pulire poi la macchina ho impiegato esattamente 6 minuti e 27 secondi. Ed ho fatto il pane per due giorni per tutta la mia famiglia.
  • "Le buone macchine per il pane sono costose"
    Per la terza volta, balle. Se controllate un po' in giro in rete, potete verificare che le macchinette che hanno dato maggior soddisfazione sono proprio quelle più economiche: la Bifinett (ovvero quella del Lidl: è quella che ho io...) e la Severin. E particolarmente quella del Lidl è molto economica: meno di una quarantina di euro, con tre anni di garanzia.
  • "Ma tu sei un fanatico, deve esserci sotto un trucco, non può essere vero"
    OK, San Tommaso, leggiti pure un po' di opinioni di altra gente qui, qui e qui .

E adesso scusate, ma vado a farmi un panino... con il mio pane fatto in casa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non serve inventarsi "consumerà non più di 500W"

Questo boiler ne consuma 3000: http://www.redcoon.it/index.php/cmd/shop/a/ProductDetail/pid/B161794/cid/6014/Russell_Hobbs_Glass_Wasserkocher_13421/

Ci voleva tanto a prendere il manuale e leggere il consumo?
Salviamo il pianeta ok, ma per davvero, non in modo approssimativo!

Archimede ha detto...

Ciao.
Scusa se rispondo al tuo commento con un po' di mesi di ritardo... ma mi era sfuggito!!! :D

Comunque: io non ho parlato della POTENZA dell'oggetto (che si misura in watt), ma del CONSUMO per produrre una forma di pane... ed il consumo si misura in kWh, e NON lo trovi sul manuale.
Per misurare il consumo serve un apparecchietto apposito... che all'epoca non avevo.
La mia misura era approssimativa ed empirica. Ma la confermo: la macchinetta consuma crca 1/2 Kwh...

Maurizio ha detto...

Sono perfettamente d'accordo: il pane costa pochissimo; il tempo necessario è pochissimo, la durata del pane lunghissima ! (e sicuramente non ci sono additivi). Provare per credere !